01/03/17

Cristallo di rocca o quarzo jalino

CRISTALLO DI ROCCA O QUARZO JALINO




UTILIZZO ALCHEMICO IN PASSATO

Il suo nome  deriva dal greco “Kristallos” e significa ghiaccio. In antichità si pensava infatti che la sua composizione fosse di ghiaccio indurito in modo tale da non potersi più scongelare. Il quarzo ialino è l’essenza del pianeta terra e fin dall’antichità tutte le popolazioni lo hanno utilizzato per la sua trasparenza.
I primitivi pensavano che il Cristallo di rocca fosse “luce solidificata”, “essenza della terra” o “ghiaccio solidificato” e quindi la più potente forza della natura e per questo avevano fiducia nei suoi grandi poteri, accedevano infatti ai giacimenti solamente i grandi sacerdoti. In alcune zone della Terra, soprattutto tra le popolazioni aborigene veniva usato a scopo rituale per far piovere visto il legame che secondo loro aveva con l’acqua.
Secondo alcune tradizioni tibetane i morti venivano sotterrati assieme a quarzi di Cristallo in modo tale da condurre l’anima del defunto in maniera più veloce possibile verso la pura Luce e la Divinità.
 Spesso era utilizzato anche dagli sciamani che si includevano all’interno del Cristallo diventando un “Uno” di guarigione, dai druidi e dai romani come mezzo di guarigione. I Romani lo utilizzavano per intagliare sigilli e oggetti preziosi. Veniva utilizzato spesso facendo concentrare i raggi solari per accendere il “fuoco sacro”.
In Persiani li consultavano per sapere gli esiti delle battaglie.
Nel nord America veniva utilizzato come punta nelle bacchette magiche.

In epoche remote di Atlantide veniva utilizzato per curare, prevedere il futuro e includere segreti che solo gli eletti potevano leggere all’interno, la sua trasparenza apriva loro altri mondi, era paragonato ad un enorme portale dove c’era l’accesso a un piano non più fisico e denso ma fatto di un tipo di energia più leggera che permetteva di fare divinazione e ovviamente di curare. Notiamo infatti la sfera di cristallo, ancora oggi utilizzata per fare divinazione che aiuta tramite le visioni e l’apertura dei sensi quali la sensitività  e la chiaroveggenza di conoscere il futuro.

Nell’Antico Egitto veniva utilizzato per realizzare gli occhi delle statue.


PROPRIETÀ

In cristalloterapia lo definisco  dall’effetto  “aspirina”, esso infatti si può utilizzare in ogni centro energetico (chakra), in ogni parte del corpo e per qualsiasi malessere possa comparire.  E’una pietra guida che ci insegna la chiarezza mentale, stimola la chiaroveggenza, aiuta negli stati infiammatori in tutto il corpo, nelle articolazioni, è una pietra assorbente quindi si può utilizzare per problemi digestivi e infiammazioni allo stomaco e all’intestino, quando sono presenti infiammazioni alle ghiandole endocrine, è utile per la stanchezza agli occhi e per rafforzarli (porre due buratti di cristallo sugli occhi), riossigena il sangue e fornisce aiuto nella circolazione senguigna in generale, Adatto ad assorbire dolori alla schiena, sia muscolari e della colonna vertebrale.

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